Ecco la nostra photogallery presso il World Press Photo, aperto ancora fino a domenica 17 novembre.
Consigliamo la visita per vedere le splendide foto ma soprattutto la lettura delle didascalie che aprono gli occhi su territori ed episodi lontani da noi, su cui troppo spesso ci voltiamo dall'altra parte per convenienza.
Luoghi poi non troppo lontani.
Indirizzo: Ex Borsa Valori, via San Francesco da Paola 22 - Piazzale Valdo Fusi
Orari: dal lunedì al giovedì 10-20; dal venerdì alla domenica 10-22.
Intero: 10 euro. Per possessori Tessera Musei e tessera Arci: 8,50. Ridotto: 7,50 (under 25, over 65, universitari). Scuole: 5 euro. Gruppi 6 euro (min. 15). Giornalisti con tesserino euro 6,50. Ingresso gratuito per diversamente abili. Ingresso gratuito per i giornalisti con accredito e under 12.
Ecco il programma dei prossimi incontri:
Venerdì 25 ottobre ore 18,30
"Ancora in cammino: i Rabari del Kutch".
Ospiti: Bruno Zanzottera (Parallelozero), Elena Dak (giornalista e antropologa).
"Ancora in cammino: i Rabari del Kutch".
Ospiti: Bruno Zanzottera (Parallelozero), Elena Dak (giornalista e antropologa).
Il Kutch è un’area del Gujarat, regione indiana ai confini con il Pakistan, dove abitano e da cui partono gruppi di pastori in migrazione. I Rabari nomadizzano in questi territori e si spostano lentamente per centinaia di chilometri alla ricerca di pascoli. Questo loro peregrinare non si ferma neanche durante la stagione monsonica. Anticamente allevatori di cammelli, oggi i Rabari migrano in piccoli gruppi composti da poche famiglie, le greggi e alcuni dromedari necessari per il carico e il trasporto delle masserizie. Il racconto dell’ultima generazione di nomadi carovanieri di questa parte di mondo.
Venerdì 1 novembre ore 18,30
"Flint, una città da raccontare" con Francesco Costa, vicedirettore del Post.
Flint, nel Michigan, è una citta con una storia incredibile. Cinquant’anni fa Flint era un modello di prosperità e sviluppo: la città del sogno americano. Oggi, e ormai da molti anni, vivere a Flint è un incubo: dagli anni Novanta è una delle città più povere e pericolose d’America, e dal 2014 per quasi due anni dai suoi rubinetti è uscita acqua gravemente contaminata dal piombo, che ha avvelenato la popolazione. Il piombo fa danni pesantissimi e irreversibili al corpo umano, soprattutto al cervello: e soprattutto a quello dei bambini. La storia assurda di un disastro che ha cause molto diverse e che permette di capire un pezzo importante degli attuali problemi di molte zone degli Stati Uniti d’America. Un documentario a lei dedicato, "Flint is a Place", è stato nominato tra i World Press Photo Interactive of the Year. Francesco Costa c'è stato, e l'ha raccontata con la sua voce, senza immagini, in una puntata del suo podcast "Da Costa a Costa".
Giovedì 7 novembre ore 18,30
“Brand journalism e media company: il potere delle storie”
Ospiti: Davide Scagliola e Sergio Ramazzotti (Parallelozero), Isabella Panizza (Head of Communications Digital Hub di Enel), Carlo Fornaro e Diomira Cennamo (Brand Reporter Lab).
Il web ha trasformato la comunicazione d’impresa, che si è arricchita di nuovi strumenti - web-serie, blog, magazine cartacei e digitali – per fare informazione e diventare una Media Company con un sistema narrativo coerente e integrato, in cui un ruolo fondamentale è giocato dalle storie. Le storie dei brand sono state raccontate per anni attraverso la pubblicità, ma oggi l’arte di scriverle è una sfida che sempre più coinvolge giornalisti e reporter. Perché una storia ben raccontata avrà sempre il potere di farsi ascoltare.
Venerdì 8 novembre ore 18,30
"Macedonia del Nord. Se un nome definisce un popolo".
Presentazione del reportage del collettivo Seedpictures. Con Ilaria Blangetti, giornalista, Francesco Doglio e Luca Prestia, fotografi. Modera Donatella Sasso, giornalista East Journal e ricercatrice dell'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino.
Reportage fotografico tra Skopje e Salonicco realizzato dal collettivo Seedspictures nella primavera del 2018, poco prima che Macedonia e Grecia si accordassero per il nuovo nome della piccola Repubblica dell’Ex Jugoslavia. La chiusura di un'assurda diatriba lunga quasi 30 anni, tra un’identità culturale da affermare e nuovi sogni europei.
Reportage fotografico tra Skopje e Salonicco realizzato dal collettivo Seedspictures nella primavera del 2018, poco prima che Macedonia e Grecia si accordassero per il nuovo nome della piccola Repubblica dell’Ex Jugoslavia. La chiusura di un'assurda diatriba lunga quasi 30 anni, tra un’identità culturale da affermare e nuovi sogni europei.
Domenica 10 novembre ore 17,30
"In fuga da Nazareth. Profughi di ieri e di oggi".
Con F. Marco Costa, Massimiliano Ungarelli e Sergio Durando, direttore dell'Ufficio Pastorale Migranti di Torino, moderati da Chiara Priante. Presentazione di un progetto che nasce dopo mesi di dibattiti sul dramma umanitario dell’immigrazione. Un lavoro che incrocia i visi di profughi, poveri e perseguitati del nostro tempo, con i volti della famiglia di Nazareth per una riflessione sul presente che incrocia sguardi, cuori, storie, e spinge a interrogarsi, ed è una provocazione già nella tecnica utilizzata dall'artista.
"In fuga da Nazareth. Profughi di ieri e di oggi".
Con F. Marco Costa, Massimiliano Ungarelli e Sergio Durando, direttore dell'Ufficio Pastorale Migranti di Torino, moderati da Chiara Priante. Presentazione di un progetto che nasce dopo mesi di dibattiti sul dramma umanitario dell’immigrazione. Un lavoro che incrocia i visi di profughi, poveri e perseguitati del nostro tempo, con i volti della famiglia di Nazareth per una riflessione sul presente che incrocia sguardi, cuori, storie, e spinge a interrogarsi, ed è una provocazione già nella tecnica utilizzata dall'artista.
Giovedì 14 novembre ore 18,30
"Perù, terra sfruttata e terra venerata".
Presentazione del reportage di Francesco Garello, giornalista, Manuel Peluso, video maker, Anna Catella, producer, Federica Micozzi di Fairmail. Modera il giornalista Eugenio Giannetta.
Presentazione del reportage di Francesco Garello, giornalista, Manuel Peluso, video maker, Anna Catella, producer, Federica Micozzi di Fairmail. Modera il giornalista Eugenio Giannetta.
Il lavoro, realizzato grazie al progetto “Frame, voice, report” promosso dal Consorzio delle Ong Piemontesi (COP) è cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte, racconta una terra verdissima, tra minacce del cambiamento climatico, sfruttamento minerario indiscriminato ma anche valorizzazione delle risorse dei progetti esistenti e sviluppo sostenibile.
Venerdì 15 novembre ore 18,30
"Tutta mia la città. Torino è cambiata davanti all'obiettivo".
Per il finale di Wpp, un omaggio alla città di Torino con Daniele Solavaggione, fotografo e giornalista torinese, ed Enrica Tesio, scrittrice, autrice di libri di successo, da "La verità, vi spiego, sull'amore" (Mondadori) a "Dodici ricordi e un segreto" (Bompiani). Modera Chiara Priante. Com'è cambiata Torino negli ultimi dieci anni. Dieci foto per raccontare una città che mantiene alcuni tratti, invariati negli anni, soprattutto quelli caratteriali, ma sa anche trasformarsi.
Sabato 16 novembre ore 17,30
Incontro con il fotoreporter Francesco Bellina e l’attivista di Mediterranea, Fausto Melluso, responsabile migrazioni Arci Sicilia e attivo fin dall’inizio nella prima missione di monitoraggio nel Canale di Sicilia, con nave battente bandiera italiana. Ci racconteranno la genesi e tutti gli aggiornamenti sulla missione.
Mediterranea Saving Humans è una piattaforma di realtà sociali, arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che la maggior parte delle ONG è stata estromessa dalle attività di pattugliamento e salvataggio di naufraghi dell'area.
Mediterranea ha molte similitudini con le ONG che hanno operato nel Mediterraneo negli ultimi anni: a partire dalle essenziali funzioni di testimonianza e documentazione fino alla denuncia di ciò che accade in quelle acque, attività che oggi nessuno è più in grado di svolgere. Al tempo stesso, Mediterranea è qualcosa di diverso: "un’azione non governativa” portata avanti dal lavoro congiunto di organizzazioni di natura eterogenea e di singole persone, aperta a tutte le voci che da mondi differenti, laici e religiosi, sociali e culturali, sindacali e politici, sentono il bisogno di condividere gli stessi obiettivi di questo progetto, volto a ridare speranza, a ricostruire umanità, a difendere il diritto e i diritti. Durante l’incontro saranno proiettati alcuni video e scatti sulle operazioni compiute e sarà possibile dare il proprio contributo alla missione, facendo una donazione o acquistando uno dei gadget disponibili.
Tutte le foto sono state scattate per Cosa fare a Torino e dintorni da Pietro Naos.
Tutte le foto sono state scattate per Cosa fare a Torino e dintorni da Pietro Naos.
Francesco Bellina è nato a Trapani nel 1989 e vive a Palermo dal 2008.
Il suo lavoro artistico si concentra principalmente su questioni sociali e politiche con particolare attenzione al tema delle migrazioni non ultimo il lavoro svolto sulla Mar Jonio (Mediterranea).